È passata ormai più di una settimana dalla sfida piena di polemiche tra Juventus e Roma, la pausa forzata per gli impegni della nazionale di Conte ha contribuito un po’ a stemperare la tensione successiva alla sfida. Ora però è tempo di ricominciare a pensare al campionato, magari provando a mettersi alle spalle i veleni delle scorse settimane, provando a parlare solo di calcio giocato. Evidentemente però in Italia è molto difficile riuscirci e così puntuale oggi è arrivata un’intervista che sicuramente genererà uno sciame di commenti e riflessioni, sperando che si resti sempre nei limiti di una conversazione pacata.
Oggi Radio Kiss Kiss ha intervistato Giovanni Trapattoni, il decano degli allenatori ora è fermo ai box dopo le dimissioni dalla panchina dell’Irlanda di un anno fa, ma com’è normale che sia segue con grande attenzione il calcio e soprattutto la Serie A. Sono passati ormai dieci giorni dalla sfida tra bianconeri e giallorossi, evidentemente però se ne parla ancora e così il tecnico di Cusano Milanino ha commentato gli errori, o presunti tali, dell’arbitro Rocchi allo Juventus Stadium. Poi il discorso si è spostato più genericamente sulla tanto chiacchierata sudditanza psicologica dei fischietti nei confronti delle big, argomento tirato sempre in ballo quando si parla dei torinesi in bianco e nero.
Il Trap, che con la Vecchia Signora ha vinto tanto in oltre dieci anni di permanenza in panchina, non sembra avere dubbi in proposito. Anzi le sue accuse sono ancora più precise visto che si spinge oltre, dicendo che anche ai suoi tempi notava un certo trattamento di favore nei confronti dei bianconeri:
Per quanto riguarda il fatto che si dice che la Juve goda di una certa sudditanza psicologica, cercavo di dire ai miei giocatori di non trovare scusanti e di non adagiarsi, ma effettivamente questo c’è sempre stato, succedeva anche a me quando allenavo a Torino. Con la squadra che vince l’arbitro magari ha un sottile filo di preferenza, non ammonendo me per esempio quando mi agitavo un po’ in panchina.
Le dichiarazioni di Trapattoni certamente non piaceranno ai tifosi della Juventus, mentre sono miele per le orecchie di tutti quelli che con spaventosa precisione tirano in ballo una presunta sudditanza psicologica quando i piemontesi vincono. Queste parole, ma è una mia personale opinione, sono utili solo ad aizzare gli animi e a permettere di vendere qualche copia in più grazie ad un virgolettato sbattuto in prima pagina. Questo non perché la sudditanza psicologica non esiste, potrebbe anche essere un’inclinazione talvolta presente nella testa di un essere umano come un direttore di gara. Ma è sbagliato e fazioso tirarla in ballo soltanto quando di mezzo c’è la Juventus, in tutti gli altri casi (mi viene in mente la straordinaria Inter post Calciopoli e il famoso gol di Siena) si tratta come al solito di errori, umani, arbitrali. Dispiace che nella trappola sia caduto anche un uomo saggio ed esperto di calcio, ma soprattutto di comunicazione, come Giovanni Trapattoni.
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